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Dal giorno 9 marzo il maestro sarà in esposizione al Museo Levi a Palermo nella sezione
GRANDI MAESTRI
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La china in sovrapposizione di Quirino De Ieso al Museo Paolo Levi di Palermo tra i Grandi Maestri del Novecento
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di Licia Oddo
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L’Esposizione concertata dal prof. Levi che è stata inaugurata il giorno 9 marzo 2017 presso i locali del padiglione fieristico n. C – 20 della Fiera del Mediterraneo a Palermo, intitolato “Museo Levi”, ha voluto creare una corrispondenza tra l’arte dei Grandi maestri e quella delle nuove emergenze che oggi sviluppano l’arte alla luce sia della lezione acquisita dal passato nelle figure degli storicizzati, sia delle nuove problematiche e tematiche attuali che influenzano la nostra società odierna, per essere restituita secondo un proprio repertorio iconografico che si determina tra istallazione scultura e pittura.
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Il connubio nasce dalla volontà che il prof. Levi ha creduto e crede ci sia un filo conduttore tra opere qualitativamente degne di essere rappresentate ed esposte in un contesto museale accanto ai Grandi maestri del Novecento. Per questi ultimi nella fattispecie il professore ha previsto l’esposizione delle opere più celeberrime attraverso la riproduzione di stampa serigrafata su tela, tenendo a sottolineare che non è messo in discussione il rapporto tra la riproduzione e l’originale, (ove quest’ultimo non potrà mai essere sostituito) ma avvalendosi dell’opera celebre abilmente riprodotta in una location ove problemi di sicurezza sorgerebbero indubbiamente, il professore ha voluto sottolineare come l’indiscussa qualità di accorgimenti tecnici legati all’opera dei grandi, alla stesura del colore delle pennellate degli oli e altre tecniche nonché di quelli simbolici iconologici appaiano da modello e da guida all’evoluzione dell’arte nel corso del secolo venturo ossia il nuovo millennio.
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In tale contesto museale il prof. Levi ha reputato doveroso in merito ad una serie di circostanze da egli stesso sostenute quali l’attività artistica svolta lungo tutto il corso della seconda metà del novecento, nell’adozione delle maniere più variegate e la grande maestria nella realizzazione delle stesse opere inquadrare la figura del maestro Quirino De Ieso tra i grandi maestri del Novecento e in special modo nella sezione del simbolismo liberty. Tutto ciò in merito anche all’invenzione da parte del maestro medesimo della tecnica sofisticata e incopiabile “china in sovrapposizione” o retinato.
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La tecnica scoperta dal maestro alla fine degli anni 60, che ha reso Quirino De Ieso caposcuola di livello mondiale eseguita rigorosamente a mano libera ha ulteriormente consacrato quest’ultimo come un artista di mirabile genialità e dall’estro non comune agli occhi del prof. Levi, individuando in esse opere un mondo di amatori, quanto delle esecuzioni figurative a china retinata quanto a olio di Quirino De Jeso, quanto mai colto, appartato ed esclusivo. Pertanto accanto alle opere di nomi celeberrimi quali Pablo Picasso, Braque e Giorgio De Chirico un posto di tutto rilievo è stato riservato per l’opera Ritratto di Ragazze tra Sogno e Realtà in china retinata bianca su cartoncino nero del 1979.
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“Ricerca calibrata di un maestro interdisciplinare. Il costrutto di grande eleganza lo rivela come l’ultimo esponente del Simbolismo di ambito Liberty, grazie all’armonia della scrittura e all’intensità espressiva, che trasmette un senso di dolce malinconia. “
Paolo Levi
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